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Cellule staminali al ritmo del cuore
Data: 06/07/2009
Sarebbe il battito del cuore dell'embrione, quindi le forze biomeccaniche conseguenti, a dare il via alla formazione delle cellule staminali del sangue. Lo rivelano due studi condotti da Leonard Zon, della Harvard Medical School e George Daley, dell'ospedale pediatrico di Boston, pubblicati sulle riviste Cell e Nature.
Questi risultati spiegherebbero la formazione precoce del sistema cardiovascolare durante l'embiogenesi. Ma cosa hanno scoperto i due ricercatori? In alcuni modelli animali lo stimolo meccanico, esercitato dal flusso sanguigno sulle pareti vasali durante lo sviluppo dell’embrione, è in grado di influenzare positivamente la formazione di cellule staminali emopoietiche. Trattamenti sperimentali con agenti in grado di modulare il flusso sanguigno, modificano contestualmente lo sviluppo di tali cellule, il cui numero risulta, tra l'altro, significativamente ridotto nei cosiddetti "embrioni silenti", embrioni con mutazioni genetiche che ne impediscono sia il battito cardiaco che il flusso sanguigno. Non solo, ma farmaci o sostanze capaci di modificare il flusso sanguigno dopo l’insorgenza del battito cardiaco, hanno effetti negativi sullo sviluppo di tali cellule staminali. Lo studio, inoltre, ha evidenziato che, proprio durante l'embriogenesi, le ossido nitrico sintetasi (eNOS), enzimi responsabili della sintesi di ossido di azoto, rivestono un ruolo chiave positivo sulla regolazione dello sviluppo delle cellule staminali emopoietiche. |
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