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Demenze atipiche e metodi diagnostici innovativi. L'importanza fondamentale di diagnosi appropriate, per gli approcci terapeutici.
Data: 13/04/2011
Al Ce.S.I., nel Campus di Chieti, sabato 9 aprile si è tenuto un Convegno internazionale sui metodi diagnostici innovativi - già utilizzati nella Clinica Neurologica dell’Università G. d’Annunzio, diretta dal prof. Marco Onofrj - per le demenze atipiche che rappresentano almeno il 40% di tutte le Demenze Senili.
La malattia di Alzheimer è sicuramente il problema più importante nella sanità nazionale, con ipotetiche prevalenze descritte tra 500.000 o 1.000.000 di casi nella intera popolazione italiana. In realtà la Malattia di Alzheimer è la forma più frequente di Demenze Senili o Presenili, rappresenta tra il 40 e il 50% dei casi. Altre malattie determinano Demenza, tra queste la malattia a Corpi di Lewy ( 20-25% dei casi), le diverse forme di Demenza Fronto Temporale ( 5-15% dei casi), le forme miste vascolari e altre forme dovute a malattie metaboliche che costituiscono la restante parte della casistica. “E’ quindi importante- sottolinea il Prof. Onofrj - raggiungere delle conclusioni diagnostiche appropriate perché, anche se la gestione corrente assistenziale nel territorio, è per il momento simile nelle diverse patologie, diverso sarà l’approccio terapeutico futuro basato su nuove terapie”. Al Convegno, sponsorizzato dalla maggiori associazioni scientifiche nazionali, hanno partecipato il Prof. Marco Onofrj e la sua equipe, il Prof. McKeith dell’Università di New Castle e la sua equipe e alcuni collaboratori del Prof. Caltagirone dell’Università di Roma 2. |
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